Andiamo diritti al punto: cosa aspetta l’Amministrazione di questa città (Monopoli, ma il discorso vale per la maggior parte delle città italiane) a dedicarsi in maniera seria, ragionata e scientifica alla pianificazione della Mobilità Urbana?
- Lo chiedono i cittadini, esasperati dalle condizioni di invivibilità, insalubrità e pericolosità delle strade e dalla difficoltà a trovare parcheggio;
- lo chiedono i turisti, che si meravigliano di come una città bella come la nostra possa restare soffocata dall’abnorme numero di auto in circolazione;
- lo chiediamo, da anni, noi di #salvaiciclisti, con tanti articoli, progetti, incontri e iniziative di sensibilizzazione e informazione;
- cominciano a chiederlo, finalmente, anche alcune forze politiche locali;
- lo chiede l’Italia, ad esempio con la recente approvazione della legge quadro sulla mobilità ciclistica;
- lo chiede l’Europa, che da molti anni promuove e finanzia le iniziative degli Stati membri in tema di mobilità sostenibile;
- lo chiede una semplice logica di convenienza, visto che ormai le amministrazioni sovraordinate, da quella regionale a quella europea, pongono la preesistenza di adeguati strumenti di pianificazione come condizione per l’erogazione di tutta una seria di finanziamenti. E Monopoli ha già recentemente perso alcune opportunità in tal senso:
- lo chiede il mondo della cultura e dell’informazione;
- lo chiedono tecnici e progettisti, come ribadito recentemente nel corso della tappa monopolitana del convegno Pianifica.T.U.;
- lo chiede, purtroppo, la cronaca, tempestata da incidenti, anche mortali;
- lo chiede l’esigenza di evitare flop e non sprecare il denaro dei cittadini adottando misure improvvisate e inefficaci.
E, soprattutto, cosa aspetta Monopoli a sviluppare una visione che le consenta – progettando un sistema di mobilità urbana efficiente, sicuro e sostenibile – di valorizzare le inestimabili bellezze storiche, naturali e culturali che i nostri antenati ci hanno consegnato e di restituire gli spazi urbani alla vivibilità e alla fruibilità della collettività?
Eppure, nel consiglio comunale del 23 marzo 2018, l’attuale Sindaco (all’epoca assessore ai Lavori Pubblici) informava di aver destinato la cifra di 28.000 Euro proprio alla redazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile):
Come mai dopo più di un anno non si ha ancora alcuna notizia a riguardo?
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